luglio 31, 2012

"Oggi abbiamo fatto incazzare Gabriele."
"...come."
"Gli abbiamo detto CHE E' PIU' GRASSO DI TE."
Se il mondo fosse dei tredicenni, sarebbe un posto veramente migliore.

luglio 04, 2012

Tanti ne ho conosciuti, e tanti si sono rotti il cazzo a un certo punto, di lei.
Roma è una città caos. E' sporca e non ha molto senso. Ci siamo persi dieci volte con lucida consapevolezza, e il navigatore metteva il broncio e non parlava più a un certo punto. Allora, che vuoi fare, se non ti danno indicazioni prendi strade a caso. Puntualmente sono strade sbagliate, e perdi un sacco di tempo.
Se non guidi puoi mangiare molte mele e patatine. Ho mangiato molte mele e patatine, che il mio cuore gridava "gita, gita!" come ogni volta che si parte random, con quel preavviso nullo che la gente normale dice -vabè, se lo avessi saputo un pò prima sarei venuto.- ma poi non viene.
La verità è che se avessi i soldi per farlo partirei random, per posti random, una volta ogni due giorni. E' una cosa che ho imparato a fare davvero solo quando ero nel cuore del culo dell'europa. Non avevo neanche i soldi, ma uscivo con i freak, i soldi non ce li aveva nessuno e andava bene uguale. L'ho imparata tra Bruxelles e Aachen, levigata sui divani altrui (ogni volta che dormo in una casa che non conosco, scrivo -soffitti sconosciuti- sui miei quaderni di appunti. Come in quella puntata in cui Shinji si sente solo, e ancora non lo sa che è fortissimo, ma lo sospetta molto).
ma è una cosa che avevo dentro: qualche volta mio padre ci portava fuori per un gelato e poi arrivavamo a Norcia, o a Roma.
Roma è un caos. Ha degli angoli luridi, di tutti e di nessuno,che ti spezzano il cuore. E' pericolosa, e col cuore grande. Le strade fanno schifo, e ti perdi in auto perchè ci sono un sacco di monumenti vecchi come il mondo, che vanno rispettati. "Fateci vive", ha detto il mio amico davanti all'ennesima strada deviata che finisce contro un arco, o un muro che ha mille anni. Roma è la vita, uccide la gente piano piano, Roma non piace a nessuno, e a me piace morbosamente, latentemente. Tipo, mi rende felice, in qualche modo. Mi rende felice andare in giro random, pensare che le gallerie sono trachee. Soffitti sconosciuti, con le luci arancioni, dentro le montagne.