aprile 25, 2011

Ribes uber alle.

Nessuno oltre noi tre è voluto venire al picnic.
Ci siamo seduti sulla collina sbagliata e abbiamo mangiato quello che avevamo preparato per almeno il doppio della gente, e ogni cosa aveva su un post-it. Giocogioco del giorno. L'evoluzione della cena con delitto, il pic-nic con psicanalisi.
Il formaggio dolce. Sapore di Scuola materna, Sabato Pomeriggio, Dondoli.
La mortadella è Grunge, i bastoncini di pesce Rimorso & Furtività. C'è Violenza, ma c'è anche Dolcezza.
Il Sublime (confettura di ribes) dolceamaro, sta bene con tutto, è rosso e macchia, e si mangia con le dita direttamente dal barattolo. Tracciatene profili psicologici, e resterete sconvolti dall'accuratezza che può avere un boccone di pane nero (Irruenza) e mela (Serenità).
Conclusioni. Il nostro inconscio collettivo ha fagocitato litri di rosso pesissimo , alimenti nutrizionalmente controversi, batteri dalle mani interrate, e sulla mia coscia lei ha dato un morso festoso et terrificante.  Ergo, l'individuazione del sè, l'espressione della libido intesa come soddisfazione di bisogni primari -non necessariamente sessuali-, si esprime nell'atto di mordere, le unghie sporche di prato, o una coscia così come un culo di pane vecchio e mortadella dell'eurospin.
(Noi siamo dei fighi, e ci mettiamo pure la salsa di noci. "Scaduta domani". Presa nel cesto delle offerte. Carpe Diem.)

A un certo punto, non sfidata, ho mangiato un ciuffo d'erba. Era incredibilmente ruvido!
Che direbbe Freud di me?
Probabilmente, che ero un pò molto ubriaca. Elementare, Sigmund.

messaggi subliminali mostrando copertine di CD famosi dai finestrini delle auto.

I nostri arrivederci sono sempre punk rock-prima ondata.


sul pavimento di Seicento, che è la mia automobile, c'erano due bottiglie di vino rosso (vuote). Una graffetta rossa. Una rosellina finta. Innumerevoli cadaveri di sigaretta. Un sottobosco inspiegabile di aghi di pino. Elastici per capelli a mazzi. Un orecchino. Gessetti. Il cd dei Gorillaz che non si trovava più. Segnalini del Cluedo. Un gratta e vinci comprato da chissàchi, che ho controllato sedici volte prima di gettare via. Due coperte. Una felpa. Un paio di calzini e uno spazzolino. Che ho lasciato là (possono sempre servire.)
Inoltre, al contrario di tutte le aspettative, c'erano esattamente euri 1,63, che verranno spesi in francobolli.
Ho riaperto il bagagliaio di Seicento e questo Blog spinta dalle stesse mani invisibili.
Per riaprire e mettere in ordine la mansarda e la mia psiche aspettiamo che venga (almeno un pò più) caldo.
Bentornati.





(we're so pretty, oh, so pretty!)

aprile 24, 2011