giugno 29, 2011

Aiutami nel mio addestramento Jedi mentre fronteggio la minaccia di Volkswagen al Pianeta Terra http://vwdarkside.com/it/jedi/ale-de-santis-75744

giugno 26, 2011

gli anni dell'università.

Ieri l'infame mi ha attaccato il domopak ad altezza faccia, sulla porta. Quando sono uscita mi ci sono appiccicata contro. La mattina prima, mi ha abbaiato fortissimo quando preparavo il caffè e credevo dormisse.
"Un terrificante senso di angoscia mi invade."

recita questa bozza di post, targata 26 giugno.
Dice solo questo, e nient altro.
Ciao, sono il passato recente. Ti ricordi di me? 
Non proprio. Ero come distratta, piena di capogiro, triste sfatta e disperata. Un giorno come tanti, che oggi -Novembre- perde di senso di fronte a una tazza buffissima di latte e choco pops da discount. L'angoscia mi abita a con contratti a progetto. Comincio a farci l'abitudine.
Non si può mica, farci l'abitudine.
Ok, sto bluffando. Però sei un raggio, Passatorecente. Sei il raggio di una ruota della bici. Poniamo caso che tu sia nero.
Che esempio del cazzo.
Aspetta, lasciami finire. Poniamo caso che tu sia nero. Se la ruota della bici è ferma, finchè è ferma, sei IL raggio nero. In mezzo ad altri cento raggi, sei la guest star. Ora, se io mi metto a pedalare, la ruota gira, e i colori si mischiano. Non si vede nulla, è tutto bianco. E' scienza! Scienza et magia. Passami il latte.
Quel trenta a Cromatologia te l'hanno regalato, eh?
Ti sei piccato. Guarda che funziona anche con quel pezzo grosso di tuo fratello Passato Major.Bisogna solo pedalare più veloce. Prima o poi diventa tutto bianco, poi quando ti fermi ai semafori, o alle pozze, o pure se cadi e ti sfondi la testa, l'importante è tener d'occhio la banalità abissalmente saggia e popolare, e risalire subito in sella! aha!
E il terrificante senso di angoscia?
E' andato al Lidl a ricomprare il latte. Li vuoi due cereali ciocco-bananosi?

giugno 20, 2011

PRESS PLAY ON TAPE

Il mio Commodore 64 era di terza mano, ed era stato dei miei due cugini più grandi prima di essere mio. Come i vestiti smessi e la bmx blu con il sellino giallo, non smetteva mai di odorare di scatolone, e degli anni di plastica gialla e rossa che separavano la mia infanzia dalla loro.C’era qualcosa di veramente incredibile nelle cassette, che erano tali e quali a quelle con la musica dentro, eppure producevano giochi. Funzionanti, il più delle volte. Il che giustificava i venti minuti di caricamento. Giustificava persino i giochi che non partivano. Ecco, io credo di aver imparato il vero significato di sinestesia, (e quanto possa essere inquietante), infilando ripetutamente le cassette dei giochi del commodore64 nel mangianastri. Stridono. Ecco tutto. Strillano fortissimo in lingua-glitch, eppure nella tua mente di bambino non riesci proprio a non pensare che chissà, magari stavolta.Stavolta, cosa, poi?C’era qualcosa di magico anche nel mio imparare a cambiare i due colori dello schermo di apertura. Nel mio sfidare la tastiera per fare i cuoricini e i simboli delle carte, (ma soprattutto i cuoricini).Una volta ho scoperto che premendo velocemente e ripetutamente il tasto di accensione, un qualche difetto elettrico faceva comparire una schermata di pura nebbia, con sul lato sinistro una striscia che sembrava salire all’infinito. Ogni tanto la striscia si raccordava con una identica tramite un quadratino un pò più scuro, come una giuntura.Quello, era Il Tubo. E ovviamente era l’interno del Televisore. (le mie rudimentalissime conoscenze tecniche non dicevano forse che dentro le tv c’era un tubo cattolico o una cosa simile?)Era altresì ovvia l’esistenza di una combinazione di tasti che a quel punto ci avrebbe permesso di entrare (passando nei cavi della luce) dall’Altra Parte. Ovviamente ci sarebbero stati nemici eccezionali da affrontare. Nemici che strillavano fortissimo in lingua-glitch. Passavamo pomeriggi interi a cercare di accedere Di Là. Io e il mio migliore amico. Provavamo i comandi semplici, da avventura testuale. Entra. Apri. Passa. Chiave. Una volta gli ho detto di provare con cuoricino. Ha riso. I maschi sono così scortesi a otto anni. 
Magari era quella giusta, non lo sapremo mai. 




giugno 18, 2011



Don’t tread on an ant
He’s done nothing to you
There might come a day
when he’s treading on you!
Don’t tread on an ant
You’ll end up black and blue
Cut off his head
Legs come looking for you!